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redazione

Il sud più scaramantico del nord: il sondaggio Swg su maghi&co

“Credenze e magia” è il titolo del sondaggio settimanale condotto da Swg, effettuato per la settimana dal 12 al 14 ottobre 2022, nel quale vengono analizzate le abitudini degli italiani e le loro opinioni su maghi, astrologi, cartomanti e mondo magico in generale.

Ne emerge che molti hanno un approccio ludico, per esempio leggono l’oroscopo per curiosità, eppure c’è chi pagherebbe per trovare nell’occulto e nei rimedi alternativi una risposta ai propri problemi.

Si legge dal sondaggio che “Seppur con differenti intensità, un terzo degli italiani afferma di essere scaramantico o superstizioso e, in quanto a credenze, il 34% è convinto o non esclude la possibilità di comunicare con i morti”. Nel sud Italia le percentuali di chi crede nelle superstizioni sono più alte rispetto al nord. Riguardo l’oroscopo e l’astrologia “sono attività che interessano e coinvolgono un’ampia parte della popolazione. Per la maggioranza degli italiani sono vissuti soprattutto come un divertimento e passatempo, sebbene il 29% affermi di crederci anche solo parzialmente”.


“Il ricorso ai maghi e ai ciarlatani vari risponde ad un atavico bisogno dell’essere umano di ascolto e sicurezza, ma anche di poter risolvere le varie angosce quotidiane in maniera facilitata. Chi si rivolge al mago o ai vari maestri spirituali è portatore di problematiche perlopiù psicologiche, affettive, drammi esistenziali, relazionali, familiari, lavorativi, scolastici, ma anche di salute – afferma la dottoressa Lorita Tinelli, presidente del Cesap-. E la nostra epoca, caratterizzata da incertezza e carenza di punti di riferimento agevola purtroppo queste domande inevase rivolte ai vari ciarlatani di turno”.


Ed ecco i dati raccolti: Due italiani su tre non credono alla scaramanzia, ma al Sud il 43% afferma di essere superstizioso (quanto meno in alcune situazioni). Le credenze più diffuse: nella possibilità di comunicare con i morti; nell'astrologia, negli oroscopi e nei segni zodiacali; nella magia nera (possibilità di fare maledizioni, malocchi e fatture,…); nei tarocchi e nella capacità di prevedere il futuro con le carte; nella magia bianca (amuleti, oggetti di guarigione, filtri d'amore,…); nei guaritori. Otto intervistati su 10 hanno consultato un oroscopo, uno su 10 un mago o un guaritore.


“I vari pifferai magici esistono da sempre e da sempre cavalcano il disagio delle persone, approfittando delle loro insicurezze e creando legami di dipendenza, attraverso sottili modalità manipolatorie. Il loro fine ultimo è quello di accrescere il proprio potere personale ed economico, creando sempre più momenti di interazione con le loro ‘vittime’ – spiega la dottoressa Tinelli - o vendendo oggetti, rituali, filtri e pozioni di ogni genere. In Italia non esiste una legge utile a difendere i diritti di chi è manipolato e questo vuoto permette, nonostante la vicenda Marchi, ai vari guru, ciarlatani, maestri di ogni arte spirituale di operare liberamente, di continuare a leggere i tarocchi nelle tv private e sui media, di vendere pozioni magiche e di rovinare la vita della gente”.


Cliccando qui sotto si scaricare il sondaggio




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