L’Associazione delle Vittime del Forteto
esclusa dal riconoscimento Il Fiorino d’Oro
“Speriamo sia solo una dimenticanza alla quale
il sindaco Nardella possa porre rimedio”
Tra i nomi che riceveranno il prestigioso “Il Fiorino d’Oro” 2021, premio che la città di Firenze annualmente riconosce a persone o associazioni che si sono distinte nelle loro attività, compaiono i componenti del Comitato delle vittime abbandonate dallo Stato al Forteto, ma non risultano i soci dell’Associazione vittime del Forteto, realtà altrettanto attiva nel denunciare gli abusi che gli ospiti hanno subito nel corso degli anni.
Favis e Cesap in una lettera indirizzata al sindaco di Firenze, dott. Dario Nardella, chiedono che si possa rimediare a quella che, sperano, sia stata solo una svista.
“Sig. Sindaco, ci rivolgiamo a Lei dopo aver appreso, con stupore e rammarico, che tra gli assegnatari del prestigioso, non risultano accanto ai componenti del Comitato delle vittime abbandonate dallo Stato al Forteto, coloro che sono rappresentati dall’Associazione delle Vittime del Forteto. Tale esclusione potrebbe ingenerare nelle vittime e nell’opinione pubblica, un senso di divisione e la netta percezione di una grande e immotivata ingiustizia – scrivono Favis e Cesap –. Tanto più considerato che aderiscono all’Associazione delle Vittime del Forteto numerosi minori mai risarciti e anch’essi abbandonati dallo Stato, oltre a persone adescate dalla “setta” in giovane età, nonché le famiglie finite in carcere per violenze mai commesse e devastate nei loro affetti”.
Favis e Cesap hanno lavorato accanto all’associazione e sono testimoni “dell’immenso coraggio dimostrato da tutte le vittime e dello straordinario impegno civico e sociale dei loro rappresentanti” nel far emergere ciò che di drammatico è accaduto all’interno del Forteto e nel tutelare le fasce vulnerabili della popolazione dai rischi e pericoli rappresentati da altre realtà manipolative e aberranti.
“Confidiamo che l’esclusione dell’Associazione delle Vittime del Forteto, rappresenti null’altro che una mera dimenticanza a cui siamo certi saprà prontamente porre rimedio -concludono le associazioni - così che un bel gesto sia esente da qualsivoglia sorta di macchia e renda meritato onore a tutte le vittime”.
Il testo della lettera
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