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Le certezze dei novax e la sindrome del complottismo

Sempre di più stiamo assistendo ad una polarizzazione dell'opinione pubblica, schiacciata su chi è a favore del vaccino, e quindi fiducioso nella scienza, e chi invece è totalmente contrario e allo stesso tempo diffida del racconto sulla pandemia dato dalle istituzioni e dai media (ritenuti falsi e parte del sistema).

Il modo con il quale i due schieramenti portano avanti le loro ragioni è, però, estremamente impari. Il secondo, infatti, ha avviato una martellante propaganda social, spesso seguita da manifestazioni pubbliche o da forti azioni dimostrative, allo scopo di screditare qualsiasi altra fonte che non sia la loro.


Dai profili dei novax è un continuo leggere di "Propaganda a senso unico", di "Dittatura sanitaria", di "manipolazione" e di "ipnosi collettiva" riferita a chi ha scelto di vaccinarsi. E poi danno voce ai vari avvocati, difensori della libertà, pronti ad avviare azioni legali contro lo Stato, e ai medici "non allineati" che, specialmente sul social Telegram, rivelano di essere minacciati dal "sistema" perché pronti a denunciare che "i vaccini generano infezioni, cardiopatie e tante altre patologie".

L'essere contro è diventata una vera e propria ideologia che va anche oltre l'aspetto sanitario. Sì, perché i diversi canali social sono diventati dei collettori di qualsiasi argomento, letto e proposto, chiaramente, in chiave allarmistica.


In un recente articolo a firma di Armando De Vincentiis, la presidente del Cesap, Lorita Tinelli e il past president Luigi Corvaglia, spiegano il fenomeno dei novax.


Ecco il link dove potete leggere l'articolo completo

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